Il 9 febbraio si e' svolto l'ultimo giorno del carnevale di Bosa, sicuramente il piu' irriverente e tra i piu' particolare della Sardegna.
La mattina va di scena s'attittidu dove l'intera popolazione si veste di nero e mettono in scena un corale lamento funebre, ma in verita' e' un modo di ridere della morte, chiare sono le allusione sessuali, e con il bambolotto che portano in giro, chiedono un po di latte poggiandolo sul seno delle donne, il latte che e' fonte di vita. All'imbrunire tutti si cambiano e indossano la maschera di Giolzi completamente bianca, muniti di luci vanno a cercare Giolzi Moro anhce qui l'allusione sessuale e' molto esplicito, infatti la luce viene puntata su gli organi riproduttivi al grido di Ciappadu ciappadu trovato trovato. Tutto questo avviene in una atmosfera quasi irreale e fuori da tutte le regole.